MODUS Regionali 2015

in rosso: candidato del Partito Democratico e liste collegate
in azzurro: candidato di Forza Italia, Lega Nord e liste collegate
in giallo: candidato del Movimento 5 Stelle
in verde: candidato della Lega Nord (dove si presenta da sola)
in viola: candidato di altre liste

41.15% Vincenzo DE LUCA
38.37% Stefano CALDORO
17.52% Valeria CIARAMBINO
27.84% Raffaella PAITA
34.44% Giovanni TOTI
24.84% Alice SALVATORE
9.41% Luca PASTORINO
41.07% Luca CERISCIOLI
14.21% Gian Mario SPACCA
21.78% Giovanni MAGGI
18.98% Francesco ACQUAROLI
47.12% Michele EMILIANO
14.40% Adriana POLI BORTONE
18.42% Antonella LARICCHIA
18.29% Francesco SCHITTULLI
48.03% Enrico ROSSI
9.08% Stefano MUGNAI
15.04% Giacomo GIANNARELLI
20.01% Claudio BORGHI
42.78% Catiuscia MARINI
39.27% Claudio RICCI
14.30% Andrea Liberati
22.74% Alessandra MORETTI
50.08% Luca ZAIA
11.87% Jacopo BERTI
11.86% Flavio TOSI
affluenza 52.2%
0 lettori hanno messo "mi piace"29 comments
Leave a reply
Devi essere connesso per inviare un commento.
Un articolo del politologo Salvatore Vassallo (PD) ha ben evidenziato come il dato del voto debba essere interpretato anche alla luce di alcune inconfutabili situazioni determinatesi localmente per effetto della presenza delle cd. Liste Civiche; ora, senza voler minimamente prendere per oro colato ciò che dice Vassallo, anche facendo una dovuta tara, mi sembra evidente che l’unico neo nel risultato del PD (in quanto tale), sia dato dalle questioni Campania e Liguria; se Renzi (come molti auspicavano, io compreso), avesse evitato endirsement a De Luca e lo avesse lasciato al suo destino, e si fosse preoccupato di più di trovare un Candidato forte in Liguria, oggi staremmo, probabilmente e comunque, a commentare un 5 a 2 più che soddisfacente. Su tutto, ovviamente grava la questione astensionismo che, più dei voti effettivi persi da ciascuna lista, temo debba preoccupare, ma anche in questo caso, una campagna elettorale epurata dai veleni delle due situazioni citate (magari evitando di far votare durante un ponte estivo), credo avrebbe aiutato ad erodere quella quota di disaffezione crescente che stiamo verificando.
Io sono contento di essere trentino, dove fra l’altro, sia a Trento che a Bolzano, è stato eletto un sindaco del PD e di non avere dovuto votare nè in Liguria, nè in Campania. Di sicuro non avrei votato la Paita per via delle Primarie inquinate e non avrei votato i Cosentiniani per De Luca. Non avrei però neppure dato il mio voto a Pellegrino ma mi sarei semplicemente astenuto.
Ora la mia domanda: Quel mio voto non dato è un voto “perso” o “dormiente”?
Secondo me sarebbe perso se avessi votato un altro Partito, qualunque esso fosse stato.
Insomma io credo che bisogna andare piano col parlare di voti “persi”. Probabilmente tanti sono appunto “dormienti”, in attesa che la situazione del PD si chiarisca. Forse sarebbe il caso di fare un punto sulle Primarie e la selezione dei candidati che a esse si presentano. Anche qua ci vorrebbe un codice di comportamento e se risulta che un candidato/a è appoggiato dagli scajolani o peggio le/gli impedisci di presentarsi. Se poi hai paura della minaccia che un De Luca ti fa, ossia di presentarsi comunque, questo dovrebbe essere motivo in più per fargli capire che il Partito non è ricattabile.
Renzi ha sempre parlato di rottamazione e cambiamento. Probabilmente in quelle due Regioni ( Liguria e Campania) non ne avuto la forza e si arreso ai potentati. Sono convinto che se da ora in avavnti rimane fedele alle sue promesse i voti “dormienti” si svegliano.
()opps no Pellegrino ma quell’altro!
Il ragionamento mi sembra condivisibile; l’unica cosa a cui credo poco è l’effettiva possibilità di sostituire il vecchio partito con un numero sufficiente di dirigenti all’altezza della sfida.
Vedremo se in tanti si dovranno astenere anche nelle prossime tornate elettorali.
Credo che una parte significativa degli astenuti non sia di voti persi, e probabilmente nemmeno dormienti. Credo che molti abbiano deciso consapevolmente di mandare un segnale di disagio; altrimenti non si spiegherebbe l’improvvisa disaffezione al voto, più marcata anche rispetto ad altre zone, delle regioni già rosse e votantissime, come Umbria e Toscana (che segue lo stesso segnale dato dall’Emilia Romagna l’anno scorso). Un grosso serbatoio di voti che aspettano di essere recuperati.
La domanda a cui rispondere é: come recuperarli? Non mi pare che le dichiarazioni post voto del presidente- segretario vadano nella giusta direzione, ma forse dipende dal fatto che non si puó invertire il senso di marcia troppo seccamente: darebbe nell’occhio.
Sono alquanto confuso, negli ultimi giorni ho letto e sentito che:
Ha vinto il Pd
La lega e il m5s sono i veri vincitori
La destra ha espugnato la roccaforte ligure e ha trionfato in Veneto
La minoranza dem ha vinto
SEL ha vinto la sua scommessa
La meloni esulta per il suo partito in crescita (un 3% circa), un trionfo
Il Pd ha fallito e ha perso milioni di voti
Il m5s ha perso voti e non ha vinto una cippa
Salvini è un ritardato
Fi ha fatto pena ma Berlusconi forse torna in politica galvanizzato
La minoranza dem non ha raggiunto una percentuale sufficiente
Ma non farebbero tutti una miglior figura a smettere di trattarci come fagiani?
Di solito chi non vuol essere trattato da fagiano non è affatto confuso; peraltro, il “fenomeno” che ti confonde “tutti han vinto, nessuno ha perso” dopo le elezioni è abbastanza antico e diffuso.
voleva essere un post ironico … I vincitori sono più che chiari
😉 Avevo colto l’ironia, che non guasta mai.
Personalmente non vedo con altrettanta chiarezza l’identità dei vincitori, sene potrebbe discutere…
10 a 2 non mi sembra lasci spazio a dubbi particolari … Il veneto è nell’ordine delle cose che tornasse ad una lega rinnovata e la Liguria è stata regalata a Toti
I dati sul l’affluenza vedono un calo di 2 milioni di elettori in tutte e tre gli schieramenti principali.
Deprimente il risultato del M5S. Allora basta gridare e sparare idiozie per diventare un grande partito…
scusa, ma dove hai vissuto in questi ultimi 25 anni? berlusconi e bossi sono nomi che ti dicono qualcosa?
Sono casi molto diversi. Deprimenti anche questi, ma in un altro modo.
Il fatto che l’Umbria sia in bilico é secondo me un pessimo segnale. Una sconfitta in questa regione sarebbe piú significativa di una sconfitta in Liguria. Spero che non accada…
E’ interessante anche il dato dei voti di lista, con la Lega che surclassa Forza Italia quasi dappertutto.
Drammaticamente bassa l’affluenza alle urne in Toscana: 48%.
direi dappertutto…
adesso si profila il rischio del 4 a 3, con in più del luca da rimuovere dopo la probabile e netta vittoria, che sarebbe il peggiore fra gi scenari considerati alla vigilia.
Proiezione di mezzanotte: Paita seconda quasi pari con Toti
Come non detto, Umbria in bilico, con centrodestra avanti…
Risultato probabile 5/2 per il PD, con la grana Campania da risolvere; in ogni caso, con la prova muscolare contro Cofferati, mi sembra che la Liguria sia stata regalata alla destra.
Scatto in avanti di De Luca: 43,3%, Caldoro 35,6%
I grillanti dovrebbero essere secondi anche nelle Marche e in Puglia…
Veneto: Zaia 44,7% – Moretti 28,7%
Toscana : Rossi 47,1% Borghi 18,8%
risultati attesi, il veneto si conferma la regione più destra d’italia, che è un bel record…
gli exit poll sono fatti per essere smentiti, ma sembra che la guerra cofferati / paita abbia lasciato sul campo morti e feriti; il pd al terzo posto in liguria, con una percentuale di votanti risibile, sarebbe clamoroso…
qualcuno darebbe la colpa all’endorsement dell’ultimo minuto da parte di bersani 😉
porta sfiga …